Erfahrungsbericht

Lorenzo
Cuisinier - cuoco

Ciao,
Sono un ragazzo di 17 e sono attualmente all'inizio del terzo e ultimo anno di formazione come cuoco AFC.
Essendo un apprendista, lavoro presso il ristorante scolastico del liceo di Bellinzona in Ticino, ma vado anche a scuola, a Trevano, dove studio tutto ciò che ha a che fare con la professione che esercito.
Durante la fine del 3° semestre sono venuto a conoscenza, tramite il coordinatore e poi grazie alle successive informazioni forniteci dai docenti, della possibilità di intraprendere uno stage di formazione della durata di 3 o 4 settimane o in territorio svizzero o all'estero.
Nel mio caso essendo minorenne non ho potuto farlo all'estero e tra le opzioni ho scelto la Svizzera romanda e di stare con una famiglia ospitante.
Successivamente mi sono ulteriormente informato direttamente con i miei superiori in azienda ai quali ho detto che ero interessato e domandato pareri e consigli sul da farsi.
Poi la scuola, in particolare l'ufficio Lingue e Stage all'Estero è stato avvisato e ho avuto un incontro informativo con gli organizzatori.
Quest'ultimi mi hanno spiegato tutta la procedura che in sintesi consisteva in un formulario da compilare dove indicavo tutti i miei dati (personali: nome, e-mail ecc., Dati sull'azienda: telefono e indirizzo, contatti di emergenza, assicurazioni e eventuali malattie o allergie).
Una volta fatto, gli organizzatori hanno iniziato la ricerca dell'azienda che mi avrebbe accolto e la famiglia.
Dopo poco meno di un mese sono stato contattato dall'ente organizzativo e informato del fatto che mi avevano trovato il ristorante e che per necessità al posto di una famiglia dovevo stare con due (due settimane una e due settimane l'altra), il che per me non è stato un problema.
Infine mi sono messo in contatto con il ristorante e le due famiglie e poi ho informato la mia azienda.
Nella scheda da compilare con le mie varie informazioni c'era anche un campo dove mi chiedeva se avevo delle preferenze di qualche tipo sulle materie prime (verdure, pesci, dolci, volatili ecc) e io ho scelto il pesce e i crostacei, e per questo il ristorante aveva una ricca parte del menù dedicata a quei prodotti.
Dopo che tutti sono stati messi al corrente non mi rimase altro che fare le valigie e attendere la data di partenza.
Una volta partito (accompagnato in macchina dai miei genitori) e arrivato sul posto, a Chevroux, mi sono presentato personalmente con lo Chef del ristorante e con la prima famiglia con la quale avrei vissuto per le prossime due settimane.
La famiglia mi ha offerto una camera spaziosa con un letto e una scrivania, una doccia, macchina per il bucato e un ferro da stiro che avrei poi imparato a usare.
Al lavoro sono stati molto disponibili e ben consapevoli del fatto che non fossi di lingua madre francese e così facendo mi ci è voluto davvero poco a ricordare e imparare la lingua del posto.
I miei giorni di lavoro erano dal mercoledì alla domenica e di conseguenza il lunedì e il martedì ero libero. I miei orari di lavoro invece erano dalle 10:00 alle 14:30 e dalle 18:00 alle 22:00.
Nel tempo libero principalmente pulivo e stiravo i miei vestiti o le casacche oppure facevo varie cose per la scuola, il rimanente tempo libero lo impiegavo o usando il telefono per seguire delle serie televisive o leggendo o andando al lago li vicino.
Per mia fortuna tutte e due le famiglie distanziavano poco dal ristorante (circa un kilometro) e di conseguenza tutti gli spostamenti li coprivo a piedi.
Lo stage si è portato a termine in maniera programmata e organizzata.
Poco prima che arrivasse la fine dell'esperienza, circa 2 giorni prima, ho dovuto scrivere due rapporti di autovalutazione e spedirli all'email dell'organizzatore.
Per quanto concerne il mio parere personale trovo che questa sia stata un'esperienza molto utile e istruttiva per chiunque provi a viverla e aiuti a dare un'idea concreta di "indipendenza", oltre a vedere e provare fisicamente come è lavorare in un diverso ambiente e in una lingua diversa e di conseguenza interagire con culture e persone nuove.
Lorenzo Lippis